Dopo aver seguito la lezione “A che serve studiare la chimica?” sai già che la chimica è una scienza, ma non puoi iniziare il nostro percorso, senza sapere come è diventata una scienza.
Si perché la chimica non è stata sempre una scienza, c’è stato un tempo in cui si chiamava alchimia e lì le cose era considerate vere in base all’autorevolezza di chi le sosteneva (valeva la frase “Ipse Dixit”, lui l’ha detto). Per spiegare le cose, si ricorreva spesso alla religione o alla magia e così accadeva che c’erano in giro degli alchimisti che riuscivano a truffare le persone vendendo per oro prezioso una lega metallica che invece non ha gran valore: l’ottone.
Poi finalmente, all'inizio del 1600, è arrivato Galileo Galilei che ha stabilito un metodo, una sequenza di cose che bisogna fare per arrivare alle leggi o alle teorie e, a quel punto, tutti i truffatori non hanno avuto terreno fertile e la chimica ha iniziato a fare grandi passi in avanti portando il progresso in ogni settore.
Insegnamento 1: Quando qualcuno tenta di ostacolare il progresso la cosa migliore è mettere delle regole a cui tutti devono attenersi. Da quel momento i vantaggi saranno enormi per tutti!
Anche se è un metodo nato oltre 400 anni fa, ancora oggi è utilissimo allo scienziato come allo studente. Immaginate di avere un metodo per verificare se una cosa è vera, finalmente potrete spazzare via chi cerca di farvi credere falsità. Lo usano gli scienziati per le loro ricerche, lo usano gli studenti in laboratorio per imparare dagli esperimenti e lo puoi usare anche a casa quando navighi su Facebook. Prima di continuare a leggere, puoi guardare questi due video sotto.
Insegnamento 2: Il metodo scientifico non è una di quelle cose che si studiano chissà per quale motivo, ma mi aiuterà a sviluppare un modo di pensare utile a casa, a scuola e chissà… anche al lavoro!
Il Metodo Scientifico #1
Il Metodo Scientifico #2
1. OSSERVAZIONE: Il primo passo è l’osservazione del fenomeno. Non si tratta di guardare ciò che accade passivamente, piuttosto bisogna essere CURIOSI. Bisogna annotare dettagliatamente ciò che si vede, così da cercare di capire quello che sta accadendo.
2. IPOTESI: Dopo aver osservato e preso appunti si cerca di dare una spiegazione a ciò che abbiamo osservato. Si formula quindi una ipotesi interpretativa.
3. ESPERIMENTI: A questo punto si entra nella fase più divertente. Si fanno delle prove sperimentali, l’esperimento insomma! In questa fase lo scienziato deve essere creativo, deve infatti inventarsi un modo per riprodurre il fenomeno nel suo laboratorio così che possa fare le necessarie osservazioni e misurazioni.
4. ELABORAZIONE DATI: Se l’ipotesi non viene confermata dall’esperimento, allora è possibile modificare l’ipotesi e rifare altre prove, cioè altri esperimenti.
5. CONCLUSIONE: Nel momento in cui l’ipotesi è confermata dagli esperimenti posso ripetere l’esperimento in condizioni diverse e fare le misurazioni con strumenti diverse fino a giungere alla conclusione. Nasce così una legge o una teoria.
Adesso che hai capito il metodo scientifico devi assolutamente provare tu stesso a vestire i panni dello scienziato. E' divertente!
Scarica il file e svolgi l'esercitazione sulle formiche.
L'ora di laboratorio di chimica, a scuola, è il momento migliore per mettere in pratica quello che hai imparato in questa lezione.
Entrare in laboratorio e guardare gli esperimenti come fai davanti al video delle mentos e coca cola su youtube non serve a nulla, non arriverai mai a farlo tu e a comprendere ciò che fai prevenendo eventuali rischi.
Dunque, cosa dovrò imparare a fare?
1. OSSERVARE: In laboratorio, davati ad un fenomeno, potrai osservare annotando ciò che accade ma anche osservare eseguendo delle misure per annotare le quantità coinvolte nell'esperimento.
2. FARSI DELLE DOMANDE: Porsi delle domande è sintomo di intelligenza ed è normale avere domande dopo l'osservazione.
3. ESEGUIRE UN ESPERIMENTO: prima di eseguire un esperimento è bene progettarlo con cura e prendere le adeguate precauzioni, bisogna dunque avere chiaro in anticipo tutti rischi (ad es. se uso un acido concentrato devo sapere quali danni può provocare e come agire eventualmente).
4: ELABORARE I DATI: devo saper utilizzare le corrette unità di misura delle grandezze, costruire tabelle e grafici.
5. TRARRE CONCLUSIONI: devo essere in grado di interpretare i fenomeni che osservo durante l'esperimento e i dati raccolti.
Quando disponibile, potrai scaricare da questa sezione un file in PDF con tutta la lezione pronta per la stampa. Inserisci la stampa in un raccoglitore così da avere la lezione in carta per la scuola e per studiare offline.
(NON DISPONIBILE AL MOMENTO)
Il sito è creato e curato dal Prof. Galazzo - Docente laureato in Chimica industriale